Consiglio di Stato sentenza n. 8050 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:8050SENT

Massima

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Il potere di pianificazione urbanistica del Comune, pur ampiamente discrezionale, richiede una motivazione adeguata, attendibile e sufficiente quando la variante al piano regolatore generale incida in modo specifico e circoscritto su una determinata area, sostituendo una destinazione edificatoria con una a verde privato, in quanto tale mutamento di disciplina urbanistica impone di far comprendere le ragioni del sacrificio imposto al proprietario dell'area e di dimostrare la necessità di tale scelta per il soddisfacimento dell'interesse pubblico al corretto uso del territorio. Pertanto, la mera enunciazione di finalità pubbliche, se non sorretta da presupposti di fatto reali e coerenti con la pianificazione urbanistica vigente, non può considerarsi motivazione sufficiente a giustificare la variante, la quale risulta illegittima ove non dimostri l'assoluta necessità del pregiudizio arrecato all'aspettativa edificatoria del proprietario per il perseguimento dell'interesse pubblico. Inoltre, l'esigenza di preservare il residuo verde di un'area limitata, pur apprezzabile, non può essere perseguita attraverso un vincolo conformativo, che risulterebbe discriminatorio nei confronti di altri proprietari, ma dovrebbe essere realizzata mediante l'imposizione di un vincolo espropriativo, con il conseguente obbligo di indennizzo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la seguente

DECISIONE

sul ricorso in appello n. 6695 R.G. dell'anno 2005, proposto dal Comune di Bo., in persona del Commissario straordinario in carica, rappresentato e difeso dagli avv.ti Ma.Ca. e Gi.Pl., ed elett.te dom.to nello studio di quest'ultimo in Ro., via Ba. n (...);

contro

Ho.Ba. S.r.l., in persona del legale rappresentante e di Pf.Ma.Ma., entrambe rappresentate e difese dagli avv.ti Di.Sc., Iv.Ts. ed Lu.Ma., con domicilio eletto nello studio di quest'ultimo sito in Ro., via Co., n. (...);

e nei confronti di

Provincia Autonoma di Bo., in persona del Presidente della Giunta in carica, rappresentato dagli avv.ti Re.Vo.Gu., Al.Pi. e Mi.Co., ed elettivamente dom.ti nello studio di quest'ultimo, in Ro.,via Ba.De.Gr. n. (...);per l'annullamento

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