Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1351 del 2015

ECLI:IT:TARPA:2015:1351SENT

Massima

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Il mancato adempimento da parte dell'amministrazione pubblica di un provvedimento giurisdizionale definitivo che la condanna al pagamento di una somma di denaro a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale comporta l'obbligo per il giudice amministrativo di dichiarare l'obbligo dell'amministrazione di dare esecuzione al provvedimento entro un termine perentorio, con la nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del principio di legalità. L'amministrazione è inoltre condannata alla rifusione delle spese processuali e degli onorari di causa in favore della parte ricorrente, in applicazione del criterio della soccombenza. Il giudice amministrativo, nell'esercizio dei propri poteri di cognizione e decisione, è tenuto a garantire l'attuazione concreta delle pronunce giurisdizionali definitive, impedendo che l'inerzia della pubblica amministrazione possa vanificare l'effettività della tutela riconosciuta al cittadino. Il principio di effettività della tutela giurisdizionale, sancito a livello costituzionale e convenzionale, impone al giudice di adottare tutti i provvedimenti necessari per assicurare l'esecuzione del giudicato, anche attraverso la nomina di un commissario ad acta, al fine di sanzionare l'inottemperanza dell'amministrazione e ripristinare la legalità violata. La condanna alle spese processuali e agli onorari di causa rappresenta una conseguenza necessaria della soccombenza dell'amministrazione, in attuazione del principio di responsabilità per le proprie azioni e omissioni.

Sentenza completa

N. 00510/2015
REG.RIC.

N. 01351/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00510/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 510 del 2015, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo in Palermo, piazza V.E. Orlando n. 33;

contro

- il Ministero della giustizia, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato pressoi cui uffici distrettuali è domiciliato per legge in Palermo, via A. ((omissis)) n. 81;

per l'ottemperanza

al decreto n.2557/2013 emesso dalla Corte di appello di Caltanissetta.

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Visto l’atto di costitu…

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