Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14025 del 7 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:14025PEN

Massima

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La futilità del motivo, quale circostanza aggravante ai sensi dell'art. 61, n. 1, c.p., sussiste quando la determinazione delittuosa sia stata causata da uno stimolo esterno così lieve, banale e sproporzionato, rispetto alla gravità del reato, da apparire, per la generalità delle persone, assolutamente insufficiente a provocare l'azione delittuosa, tanto da poter essere riguardato, più che come causa determinante dell'evento, come pretesto o scusa perché l'agente potesse dare sfogo al suo impulso criminale. Ai fini della configurabilità di tale aggravante, non rileva la mera sproporzione tra il fatto "provocatorio" e la reazione, ma è necessario che lo stimolo esterno sia talmente esiguo da risultare assolutamente inadeguato a giustificare la gravità del delitto commesso. La valutazione della futilità del motivo deve tenere conto anche delle connotazioni culturali e del contesto sociale in cui l'agente è inserito, ma ciò non esclude l'applicazione dell'aggravante laddove il divario tra la causa e l'effetto sia talmente ampio da rendere evidente l'assoluta sproporzione. L'attenuante della provocazione, di cui all'art. 62, n. 2, c.p., è incompatibile con l'aggravante dei futili motivi, in quanto presuppone l'esistenza di un rapporto di adeguatezza, seppur minimo, tra il fatto ingiusto provocatorio e la reazione iraconda dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 11/2014 CORTE ASSISE APPELLO di TORINO, del 26/03/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;
Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dr. Di Nardo Marilia, ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
Per il ricorrente e' presente l'Avvocato (OMISSIS), il quale insiste …

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