Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3956 del 4 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:3956PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di maltrattamenti in famiglia è configurabile anche in presenza di condotte violente e vessatorie reciproche tra i familiari, senza che sia necessaria la prova di una posizione di soggezione o inferiorità psicologica della parte offesa. Ai fini della sussistenza del reato, è sufficiente che le violenze e le aggressioni, anche fisiche, siano state continue e reiterate nel tempo, indipendentemente dalla capacità reattiva della vittima, la quale può anche aver assunto un atteggiamento non supino. Le dichiarazioni della persona offesa, in assenza di riscontri estrinseci, possono da sole fondare l'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, che deve essere oggetto di una valutazione più penetrante e rigorosa rispetto a quella cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone. La mancata acquisizione di una prova ritenuta decisiva dalla difesa non costituisce, di per sé, un vizio di motivazione, essendo sufficiente che il giudice abbia fornito una spiegazione plausibile della sua analisi probatoria, senza necessità di confutare espressamente ogni specifica deduzione difensiva disattesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/02/2021 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SOCCI ANGELO MATTEO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MOLINO PIETRO che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza della Corte di appello di Roma del 22 febbraio 2021, in parziale riforma della de…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.