Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28709 del 10 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:28709PEN

Massima

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Il falso accusatore, consapevole dell'innocenza della persona denunciata, che presenta querela per un reato non commesso, è punibile ai sensi dell'art. 368 c.p. per il reato di calunnia. La valutazione della prova testimoniale, che dimostri la consapevolezza della falsità dell'accusa, rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e coerente, senza possibilità per il giudice di legittimità di sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. La condanna per il reato di calunnia è pertanto legittima quando la sentenza di merito, sulla base di elementi probatori specificamente indicati, accerti la consapevolezza dell'imputato circa l'innocenza della persona denunciata e la volontarietà della falsa denuncia, senza che il giudice di legittimità possa sindacare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. AGRO' ((omissis)) - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Di. Di. Ag. , nata a (OMESSO);

avverso la sentenza del 26 settembre 2005 emessa dalla Corte d'appello di Trieste;

letti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

sentito il Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. - La Corte d'appello di Tries…

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