Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4609 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:4609SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo di una licenza di pubblica sicurezza, quale il porto d'armi per uso caccia, non può fondarsi esclusivamente su episodi estranei al soggetto richiedente, privi di rilevanza penale e non significativi in rapporto al tipo di attività da svolgere, ma richiede una valutazione complessiva della personalità del soggetto in termini di effettiva mancanza dei requisiti di affidabilità e di probabilità di abuso nell'uso della licenza, da desumere da una congrua ed adeguata istruttoria, della quale dare conto in motivazione. Pertanto, la mera sottoposizione a procedimenti penali conclusi con provvedimenti di archiviazione, ovvero la semplice sussistenza di vincoli di parentela con persone pregiudicate, non possono di per sé giustificare il diniego di rinnovo, essendo necessaria una valutazione complessiva della condotta del soggetto interessato, anche con riferimento a comportamenti diversi da quelli aventi rilievo penale, purché significativi in relazione all'attività da svolgere. Inoltre, l'omissione di un puntuale svolgimento motivazionale che renda percepibile la ragione del mancato adeguamento dell'azione amministrativa alle deduzioni difensive del privato integra la violazione dell'obbligo di comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990, da valutarsi non in senso meramente formalistico, ma con riguardo all'effettivo pregiudizio arrecato alle ragioni del soggetto privato nello specifico rapporto con la pubblica amministrazione.

Sentenza completa

N. 05596/2009
REG.RIC.

N. 04609/2012 REG.PROV.COLL.

N. 05596/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt.60 e 74 cod. proc. ammin., sul ricorso numero di registro generale 5596 del 2009 proposto dal Sig. ((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell’Avv. ((omissis)) in Napoli, Via Arte della Lana n.16;

contro

Ministero dell’Interno in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato e domiciliato ope legis presso gli Uffici in Napoli, Via A. Diaz n.11;

per l'annullamento

del silenzio rigetto sul ricorso gerarchico depositato in data 24/3/2009 presso la Prefettura di Benevento.

Visto il ricorso …

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