ECLI:IT:CASS:2002:13165PEN
FATTO E DIRITTO
M. G. C. ha proposto ricorso per cassazione contro la sentenza del 15 maggio 2001 con la quale la Corte di appello di Roma ha confermato la sentenza del Tribunale della stessa città che aveva ritenuto la ricorrente responsabile del reato di diffamazione a mezzo stampa nei confronti di G. C. e l'aveva condannata alla pena di un milione di lire di multa.
Risulta dalla sentenza impugnata che la C. aveva pubblicato sul quotidiano La Repubblica del 7 settembre 1994 un articolo con la notizia di una violenza carnale, che, nel periodo in cui era ritornato a casa usufruendo di un permesso premio, C., detenuto in esecuzione di una pena per omicidio, avrebbe commesso nei confronti della figlia G. L'articolo -precisa la sentenza- si era diffuso sulla vicenda con la narrazione di particolari investigativi rivelatisi del tutto inesistenti.
Era stato accertato dai giudici di merito che il 2 gennaio 1994 G. C., sentita dai funzionari della Questura di Napoli dop…
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