Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26847 del 20 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:26847PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.) si configura quando la condotta dell'agente, oltre alla presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, integra anche gli artifici e i raggiri idonei a indurre in errore l'ente erogatore, circustandone la valutazione degli elementi attestativi o certificativi in modo fraudolento. Pertanto, il mero mendacio o la semplice reticenza, pur integrando gli estremi del reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316-ter c.p.), non sono sufficienti a configurare la fattispecie della truffa aggravata, la quale richiede un quid pluris rispetto alla condotta descritta nell'art. 316-ter c.p., consistente nella predisposizione di ulteriori artifici e raggiri idonei a indurre in errore l'ente erogatore. Pertanto, la sussistenza della induzione in errore e la natura fraudolenta della condotta devono essere accertate dal giudice di merito caso per caso, sulla base di tutte le circostanze che caratterizzano la vicenda concreta, senza che possa operare una automatica sovrapposizione tra le fattispecie di cui agli artt. 640-bis c.p. e 316-ter c.p. In particolare, la truffa aggravata è configurabile quando l'agente, oltre alla presentazione di false dichiarazioni, abbia posto in essere ulteriori artifici e raggiri, come la predisposizione di falsi documenti, al fine di indurre in errore l'ente erogatore circa la sussistenza dei presupposti per l'ottenimento del contributo, circustandone fraudolentemente la valutazione. La circostanza che i controlli siano stati effettuati successivamente all'erogazione del contributo è del tutto irrilevante ai fini della configurabilità del reato di truffa aggravata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nata il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 09/12/2011 della Corte di Appello di Bari;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAGO Geppino;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Tindari Baglione che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO

1. Con sentenza del 09/12/2011, la Corte di Appello di Bari, in parziale riforma della pronun…

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