Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10335 del 17 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10335PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 3 della L. 654/1975 può configurarsi sia nella forma della diffusione di idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale, sia nella forma del compimento di atti di discriminazione razziale. Mentre la prima ipotesi è a dolo generico, la seconda è a dolo specifico, in quanto richiede che l'autore agisca con il fine particolare di discriminare per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. L'elemento psicologico del dolo specifico non implica il raggiungimento del fine perseguito, essendo sufficiente che l'autore sia mosso da tale obiettivo. Pertanto, il compimento di atti discriminatori per fini razziali integra il dolo specifico richiesto dalla fattispecie, a prescindere dal conseguimento concreto della finalità discriminatoria. L'emissione di un'ordinanza sindacale che, in assenza di una situazione di emergenza sanitaria e di un concreto pericolo per la salute pubblica, vieti l'accesso e la permanenza sul territorio comunale ai soli soggetti privi di fissa dimora provenienti da determinate aree geografiche (Africa e Sud America), subordinandolo al possesso di una certificazione sanitaria, configura un atto di discriminazione razziale, in quanto tale provvedimento si fonda esclusivamente sulla nazionalità e sull'etnia dei destinatari, negando loro l'accesso a prescindere da qualsiasi valutazione individualizzata delle loro condizioni igienico-sanitarie. Il carattere discriminatorio dell'ordinanza emerge dalla sua manifesta illegittimità, dalla selettività dei destinatari in base alla razza o all'etnia, nonché dall'irragionevolezza e dall'inidoneità della misura adottata rispetto all'obiettivo dichiarato di tutela della salute pubblica, in assenza di una situazione di concreto pericolo. Tali elementi consentono di ritenere integrato il dolo specifico richiesto dalla fattispecie, indipendentemente dalla finalità pubblica che abbia eventualmente ispirato l'adozione del provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/04/2019 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO CAIRO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CASELLA Giuseppina, che ha concluso chiedendo;
Si procede nelle forme della trattazione scritta e in presenza;
Letta la requisitoria della Dott.ssa Giuseppina Casella, sostituto procuratore generale della Repubb…

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