Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4453 del 30 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:4453PEN

Massima

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Il contributo causale del singolo all'associazione mafiosa, anche di breve durata, è sufficiente per integrare il reato di partecipazione, purché si traduca in un effettivo apporto al rafforzamento o alla conservazione del sodalizio criminoso. La mera contiguità o disponibilità verso esponenti di spicco della consorteria non è di per sé sufficiente, essendo necessario dimostrare che tale vicinanza si sia concretizzata in un ruolo attivo e consapevole nell'interesse del clan. L'intervento del soggetto per dirimere contrasti interni alla cosca, il suo impegno per favorire l'aggiudicazione di appalti pubblici a ditte riconducibili ad affiliati, nonché la sua disponibilità a prestare il proprio nome per l'acquisizione di beni, sono elementi idonei a provare il suo stabile inserimento nell'associazione mafiosa e il suo contributo causale al rafforzamento della stessa. La forza di intimidazione, il controllo del territorio e il programma associativo della consorteria possono essere desunti anche da precedenti sentenze passate in giudicato, senza necessità di nuovi e specifici accertamenti, quando tali elementi risultino già acquisiti e la perdurante operatività del sodalizio emerga dalle risultanze investigative. Il sindacato di legittimità sulla motivazione dell'ordinanza cautelare non può spingersi a valutare l'attendibilità delle fonti e la sufficienza degli elementi probatori, essendo tali apprezzamenti riservati al giudice di merito, purché la motivazione risulti adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 747/2016 in data 03/08/2016 del Tribunale di REGGIO CALABRIA in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Giuseppe COSCIONI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CUOMO Luigi che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
uditi i difensori dell'i…

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