Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 52134 del 15 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:52134PEN

Massima

Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, nel rispetto dei principi di cui agli artt. 132 e 133 c.p., e la sua decisione in tal senso non è censurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata e non frutto di mero arbitrio o ragionamento illogico. La graduazione della sanzione penale rientra pertanto nella valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale deve tener conto di tutte le circostanze del caso concreto, senza che il giudizio di legittimità possa sostituirsi a tale apprezzamento, se non in presenza di vizi logici o di motivazione manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. PICCIALLI Patriz - Rel. Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. MICCICHE' Loredana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 664/2016 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 19/12/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/10/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Fodaroni M. G. che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS) ricorre avverso la sentenza di cui in epigrafe che, in ordine al residuo reato di cui all…

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