Cassazione penale Sez. I sentenza n. 412 del 10 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:412PEN

Massima

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Il reato di violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale si configura con il semplice dolo generico, ossia la consapevolezza degli obblighi da adempiere per effetto della condizione di sorvegliato speciale e la cosciente volontà di inadempimento di tali obblighi, a prescindere dalle finalità che abbiano specificamente ispirato la condotta del sorvegliato. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che il sorvegliato speciale abbia agito con il fine specifico di violare gli obblighi impostigli, essendo sufficiente la mera coscienza e volontà di non ottemperare agli stessi. La responsabilità penale del sorvegliato speciale può essere accertata sulla base di elementi probatori, come le annotazioni di servizio redatte dalla polizia giudiziaria, che attestino il mancato rispetto degli obblighi imposti, anche in assenza di una prova diretta circa la persistenza delle condizioni che avevano determinato l'originaria violazione, purché risulti comunque la consapevolezza e la volontà dell'imputato di non adempiere agli obblighi di sorveglianza speciale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/05/2021 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TALERICO PALMA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa GUERRA MARIAEMANUELA, ha concluso, per iscritto, chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile, con ogni conseguente statuizione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 3 maggio 2021, la Corte di appel…

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