Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 14322 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:14322SENB

Massima

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Il diniego di visto per lavoro subordinato è legittimo quando il richiedente fornisce informazioni insufficienti e contraddittorie sul tipo di lavoro che intende svolgere, rivelando che il vero fine della domanda di visto è in realtà il ricongiungimento familiare con un congiunto residente in Italia, anziché l'effettiva intenzione di svolgere l'attività lavorativa indicata. In tali casi, l'Amministrazione è legittimata a respingere la domanda di visto per difetto di istruttoria, in quanto il richiedente non ha dimostrato la sussistenza dei requisiti necessari per l'ottenimento del visto richiesto. La mancata legalizzazione della procura alle liti, inoltre, comporta l'inammissibilità del ricorso giurisdizionale proposto avverso il diniego, in applicazione della normativa vigente.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/11/2022

N. 14322/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00893/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 893 del 2022, proposto da
Shahzada Khurram Javed, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliato in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del provvedimento di diniego di visto per lavoro subordinato emesso dall'Ambasciata d'Italia in Islamabad in data 8.11.2021.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

V…

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