Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24974 del 30 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24974PEN

Massima

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La sospensione dei termini di durata massima delle misure cautelari, prevista dal Decreto Legge n. 18 del 2020, art. 83, commi 2 e 4, opera automaticamente nella fase delle indagini preliminari, per il solo fatto che il procedimento rientri tra quelli i cui termini sono sospesi a norma della citata normativa emergenziale, indipendentemente dall'essere già spirati o meno i termini per il compimento delle indagini preliminari ai sensi dell'art. 405 c.p.p. Tale sospensione non è subordinata alla previa fissazione di una udienza nel periodo di paralisi processuale, né all'impossibilità di svolgere specifiche attività investigative programmate, essendo sufficiente che i termini di durata massima della misura cautelare risultino decorrenti nel periodo di sospensione del procedimento penale. L'indagato o il suo difensore possono paralizzare tale sospensione, richiedendo espressamente che si proceda, al fine di evitare il prolungamento della custodia cautelare oltre i termini ordinari. La ratio della disciplina emergenziale è infatti quella di evitare lo svolgimento di attività processuali non indispensabili, onde ridurre le occasioni di contatto sociale e di potenziale contagio, bilanciando tale esigenza con la possibilità per la difesa di sollecitare il proseguimento del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/05/2021 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Francesco Centofanti;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Salvadori Silvia, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Reggio Calabria, decidendo ai sen…

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