Consiglio di Stato sentenza n. 5012 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:5012SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego della concessione in sanatoria, adottato in contrasto con la concessione edilizia precedentemente rilasciata, è illegittimo e deve essere annullato, in quanto il privato ha diritto di ottenere la sanatoria degli abusi edilizi commessi in buona fede sulla base di un titolo abilitativo regolarmente rilasciato dall'amministrazione, salvo che non siano state apportate modifiche sostanziali all'originario progetto autorizzato. Il principio di tutela dell'affidamento del privato, che ha agito in conformità al titolo edilizio rilasciato dalla pubblica amministrazione, impone all'ente locale di consentire la regolarizzazione degli interventi eseguiti, anche in deroga alle previsioni urbanistiche vigenti al momento della realizzazione dei lavori, purché non siano state apportate modifiche rilevanti rispetto al progetto originariamente approvato. L'amministrazione comunale non può negare la concessione in sanatoria quando il privato abbia realizzato opere edilizie in buona fede sulla base di un titolo abilitativo regolarmente rilasciato, salvo il caso in cui siano state apportate modifiche sostanziali al progetto originario, in quanto ciò violerebbe il principio di tutela dell'affidamento e del legittimo affidamento del cittadino nell'azione della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,
Quinta Sezione,
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 9771/2002, proposto dal sig. Gi. Al. q.r.l. della Eu., s.a.s., di Gi. Al. e C, rappresentato e difeso dagli avv. Gi. Gr., Pa. Mo. e Ni. Pa., elettivamente domiciliato presso quest'ultimo in Ro., via Ba. To., n. 34,
CONTRO
il Comune di Novi Ligure, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Gi. Sa. e Ma. Me., elettivamente domiciliato presso il secondo in Ro., Via De. Me., n. 52,
per la riforma
della sentenza del TAR della Lombardia, II Sezione, del 10.4.2002, n. 809;
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visto l'art. 44, comma 3, del R.D. 26 giugno 1924, n. 1054, nel testo sostituito dall'art. 1, comma 2, della legge 21 luglio 2000, n. 205;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della parte appellata;
Esaminate le…

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