Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9156 del 1 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:9156PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, ai sensi dell'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, richiede l'esistenza di un accordo criminoso avente ad oggetto la commissione di una serie indeterminata di delitti, di una stabile organizzazione idonea alla realizzazione concreta del programma criminoso e del contributo causale del singolo partecipe, anche attraverso la commissione in concorso di reati-fine dell'associazione, salva la prova contraria dell'assenza di un vincolo preesistente con i correi. La fattispecie autonoma di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, del medesimo decreto, è configurabile quando il fatto si caratterizza per una complessiva minore portata dell'attività, con una ridotta circolazione di merce e di denaro e potenzialità di guadagni limitati, indipendentemente dalla qualità e quantità della sostanza stupefacente oggetto della condotta. Ai fini della consumazione del delitto di importazione di sostanze stupefacenti, è sufficiente la conclusione dell'accordo finalizzato all'importazione dello stupefacente, senza necessità dell'acquisizione dell'autonoma detenzione della sostanza, mentre nella fase antecedente all'incontro delle volontà può configurarsi il tentativo in ragione delle trattative intercorse, univoche e idonee a conseguire seriamente il reciproco consenso all'effettivo trasferimento dello stupefacente nel territorio nazionale. La sospensione dei termini di custodia cautelare disposta in pendenza del termine per il deposito della motivazione o per la particolare complessità del giudizio determina la sospensione della prescrizione dei reati per tutti gli imputati, prescindendo dallo stato cautelare dei singoli e dal titolo dei reati, stante la natura obiettiva della causa di sospensione e l'impossibilità di operare distinzioni tra le diverse posizioni dell'unico processo, da intendersi globalmente complesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

composta da:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere Relatore

Dott. PATERNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da
1. Ad.An., nata a I (Romania) il Omissis
2. Am.Sa., nato a S il Omissis
3. Au.An., nato a S il Omissis
4. Ba.Al., nato a M il Omissis
5. Ba.Al., nato a M il Omissis
6. Ba.Gi., nata a M il Omissis
7. Bo.To., nato in Germania il Omissis
8. Bu.Ga., nato a P il Omissis
9. Ca.Fe., nato a S il Omissis
10. Ca.Da., nato a T il Omissis
11. Ch.Gi., nato a P il Omissis
12. Cu.Ma., nato a S il Omissis
13. De.Ca., nata a S il Omissis
14. Di.Sa., nato a P il Omissis
15. Fa.Ma., nato a C il Omissis
16. Gu.Vi., nato a P il Omissis

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