Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1950 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:1950SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area di proprietà privata può essere modificata dall'Amministrazione comunale nell'esercizio della sua discrezionalità pianificatoria, senza necessità di una puntuale motivazione delle singole scelte, purché tali scelte trovino giustificazione nei criteri generali di impostazione del piano regolatore o della sua variante. Tuttavia, tale regola generale subisce eccezioni in alcune situazioni specifiche in cui il principio della tutela dell'affidamento impone che l'Amministrazione dia conto del modo in cui sia stata effettuata la ponderazione degli interessi pubblici e privati e abbia operato le scelte di pianificazione, rendendole sindacabili dal giudice amministrativo. Ciò si verifica nei casi in cui la nuova destinazione urbanistica incida su singole posizioni connotate da una fondata aspettativa sulla precedente destinazione dell'area, come nel caso di un'area di modeste dimensioni circondata da edificazione, per la quale l'Amministrazione abbia modificato la precedente destinazione edificatoria senza adeguatamente valutare la situazione di fatto e le osservazioni del proprietario, né dare conto dell'eventuale inottemperanza a raccomandazioni di organi regionali volte ad approfondire la verifica della reale vocazione agricola dell'area. In tali ipotesi, l'Amministrazione ha il dovere di motivare puntualmente le ragioni logiche che l'hanno condotta a tale nuova scelta pianificatoria, in ossequio ai principi di pubblicità e trasparenza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 07521/2008
REG.RIC.

N. 01950/2011 REG.PROV.COLL.

N. 07521/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso RG n. 7521 del 2008, proposto dalla sig.ra SCAFATI Anna, rappresentata e difesa dall'avv. Angelo Perfumo, con domicilio eletto presso Pierfilippo Coletti in Roma, piazza Martiri di Belfiore n. 2;

contro

- il COMUNE di MONTE PORZIO CATONE, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Gabriele Liuzzo, con domicilio eletto presso lo studio dello stesso in Roma, via Dora, 2;
- la REGIONE LAZIO, in persona del Presidente della Giunta regionale p.t., n. c.;

per l'annullamento

della deliberazione della G.R. 18.4.2008, n. 242, pubbl. sul BURL n. 20 del 28.5.2008, suppl. ord. n.59, nonché…

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