Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45788 del 23 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:45788PEN

Massima

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Il concorso nella ricettazione di beni provenienti da furto può essere desunto anche dalla presenza occasionale dell'imputato sul luogo del trasporto degli oggetti illecitamente acquisiti, qualora emergano elementi probatori, come il ritrovamento di tracce di grasso e fango sulle mani e sulle scarpe dell'imputato, che ne dimostrino il coinvolgimento materiale nell'attività di ricezione e trasporto dei beni. La motivazione della sentenza di condanna per il reato di ricettazione può ritenersi congrua e priva di illogicità laddove richiami l'articolata motivazione del giudice di primo grado, senza necessità di una nuova e completa motivazione, salvo che non siano stati proposti argomenti e deduzioni nuovi non esaminati in precedenza. Il termine di prescrizione del reato di ricettazione, commesso prima della riforma del 2005, è di dieci anni, aumentabile della metà fino a quindici anni per effetto delle interruzioni di cui all'art. 160 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GENTILE D. - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 260/2006 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 17/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Procuratore Generale in persona.

Udito il Sostituto Procuratore Generale dott. Sante Spinaci che ha concluso per l'inammissibilita' del r…

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