Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2462 del 20 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:2462PEN

Massima

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Il tentativo di estorsione si configura quando l'agente, al fine di costringere la persona offesa a omettere l'esercizio di un proprio diritto di credito, pone in essere condotte idonee e dirette in modo non equivoco a realizzare tale scopo, come il pagamento di un debito con un assegno di importo maggiore rispetto al prezzo pattuito, accompagnato dalla richiesta di pagamento della differenza in contanti. In tali casi, il rifiuto della persona offesa di accettare la pretesa ingiustificata dell'agente legittima la configurazione del reato di tentativo di estorsione, a prescindere dall'effettiva realizzazione del profitto ingiusto. La motivazione della decisione di condanna deve essere logica e coerente, limitandosi il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione a verificare l'esistenza di un apparato argomentativo complessivamente congruo, senza possibilità di riesaminare il merito delle valutazioni probatorie effettuate dal giudice di merito. Pertanto, il ricorso per Cassazione è dichiarato inammissibile quando le doglianze del ricorrente si risolvono in una mera diversa interpretazione dei fatti, priva di rilievi specifici sulla manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3270/2005 CORTE APPELLO di ROMA, del 31/01/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/01/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA IN FATTO

La Corte di appello di Roma, con sentenza in dat…

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