Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 707 del 2013

ECLI:IT:TARMI:2013:707SENT

Massima

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Il potere di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza non comporta un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall'amministrazione comunale competente, ma si estrinseca in un vaglio di legittimità che si estende all'ipotesi dell'eccesso di potere per difetto di istruttoria e di motivazione, sotto il profilo dell'inadeguata valutazione delle circostanze di fatto rilevanti ai fini della compatibilità dell'intervento edilizio con il vincolo paesaggistico. Laddove l'autorità statale ravvisi una carenza motivazionale o istruttoria nell'atto oggetto del suo scrutinio, essa è chiamata ad evidenziare tali vizi con una motivazione che deve, necessariamente, impingere nella valutazione della compatibilità o meno dell'intervento edilizio programmato rispetto ai valori paesaggistici compendiati nel vincolo. Il potere di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza non consente, dunque, il riesame nel merito delle valutazioni discrezionali compiute dall'amministrazione comunale, ma si esprime in un sindacato di legittimità, esteso a tutte le ipotesi riconducibili all'eccesso di potere, anche per difetto di motivazione o di istruttoria. L'amministrazione comunale deve, pertanto, esercitare il proprio potere motivando adeguatamente sulla compatibilità con il vincolo paesaggistico dell'opera specificamente assentita, in relazione a tutte le circostanze rilevanti nel caso di specie, sussistendo, in caso contrario, illegittimità per carenza di motivazione o di istruttoria. Laddove l'autorità statale ravvisi tali vizi, nel proprio provvedimento di annullamento essa può motivare sulla non compatibilità degli interventi programmati rispetto ai valori paesaggistici compendiati nel vincolo.

Sentenza completa

N. 01057/2010
REG.RIC.

N. 00707/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01057/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1057 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Immobiliare P.G.F. S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. Mario Lavatelli, Vincenzo Latorraca e Micaela Chiesa, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultima in Milano, corso di Porta Vittoria, 47;

contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura dello Stato, domiciliato in Milano, via Freguglia n. 1;

nei confronti di

Comune di Laglio;

per l'annullamento

quanto al ricorso i…

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