Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24866 del 6 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24866PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra più reati presuppone l'anticipata e unitaria ideazione di più violazioni della legge penale, già insieme presenti alla mente del reo nella loro specificità, almeno a grandi linee, e tale situazione è ben diversa da una mera inclinazione a reiterare nel tempo violazioni della stessa specie, anche se dovuta a una determinata scelta di vita o a un programma generico di attività delittuosa da sviluppare nel tempo secondo contingenti opportunità, quale quello tipico dell'associazione per delinquere. La prova di detta congiunta previsione deve essere ricavata da indici esteriori significativi, alla luce dell'esperienza, del dato progettuale sottostante alle condotte tenute, come la tipologia dei reati, il bene giuridico offeso, le modalità di commissione, la causale delle violazioni, la loro omogeneità, la sistematicità, il contesto spaziale e il contenuto intervallo temporale. Tali indici hanno normalmente un carattere sintomatico, e non direttamente dimostrativo, della preordinazione di fondo che unifica le singole violazioni, e l'accertamento diretto al riconoscimento o al diniego del vincolo della continuazione, pur officioso e non implicante oneri probatori, deve assumere il carattere della effettiva dimostrazione logica, non potendo essere affidato a semplici congetture o presunzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 9/2011 CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA, del 29/06/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in pubblica udienza del 09/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. Angela Tardio;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Giovanni D'Angelo, che ha chiesto annullarsi la sentenza impugnata senza rinvio per prescrizione relativamente ai capi A1, A2, B1, B2 e C1, e limitatamente al …

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