Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27723 del 21 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27723PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di partecipazione ad associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. si configura quando l'indagato, pur senza ricoprire un ruolo apicale, presta un concreto e attivo contributo alla realizzazione del programma criminoso dell'associazione, agendo con piena consapevolezza della sua struttura piramidale e della ripartizione interna dei ruoli, anche attraverso la promozione e diffusione sul territorio di una rete di attività illecite, come nel caso della gestione di una rete di agenzie per la raccolta di scommesse illegali. Tale qualificazione giuridica dei fatti non è esclusa dalla mancata contestazione dell'aggravante dell'agevolazione mafiosa, in quanto la consapevolezza dell'indagato circa l'esistenza e l'operatività dell'associazione per delinquere "ordinaria" di cui all'art. 416 c.p. può sussistere anche in assenza di tale aggravante. Inoltre, il carattere continuativo dell'attività illecita, pur non costituendo di per sé prova univoca dell'adesione ad un programma criminoso ampio e generico, può comunque integrare gli elementi necessari per la configurazione del reato associativo, in considerazione del complessivo quadro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a CATANIA il 22/06/1975;
avverso l'ordinanza del 19/12/2018 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MOGINI STEFANO;
sentite le conclusioni del PG Dr. CIRO ANGELILLIS che chiede il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre, chiedendone l'annullamento, avverso l'ordinanza in epigrafe, che ha respinto la richiesta di riesame proposta nei confronti dell'ordinanza del G.i.p. del Tribunale di Catania in…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.