Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48860 del 5 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:48860PEN

Massima

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Il riconoscimento di una sentenza penale straniera, pronunciato dalla Corte d'appello ai sensi degli artt. 730 e ss. c.p.p., costituisce un titolo esecutivo valido ed efficace, i cui eventuali vizi possono essere dedotti esclusivamente in sede di impugnazione della sentenza di riconoscimento, essendo preclusa in sede di esecuzione la possibilità di contestare la regolarità del procedimento di cognizione svolto all'estero. Ciò in quanto il principio di intangibilità del giudicato impone che, una volta intervenuta l'irrevocabilità della sentenza di riconoscimento, in sede esecutiva possano essere dedotti soltanto vizi attinenti al titolo esecutivo, senza possibilità di rimettere in discussione la validità della sentenza straniera. Inoltre, l'esecuzione di una condanna pronunciata in contumacia non è subordinata alla possibilità di un nuovo processo nel Paese emittente, purché l'imputato sia stato informato tempestivamente della celebrazione del processo e abbia avuto la possibilità di farsi rappresentare da un difensore, in conformità ai principi stabiliti dalla decisione quadro 2009/299/GAI, che mira a facilitare la cooperazione giudiziaria attraverso un'armonizzazione dei motivi di non riconoscimento delle decisioni pronunciate in assenza dell'imputato, nel rispetto del diritto di difesa. Pertanto, lo Stato di esecuzione non può subordinare la consegna di una persona condannata in contumacia alla condizione che la sentenza possa essere oggetto di revisione nello Stato emittente, al fine di evitare una lesione del diritto ad un processo equo e dei diritti della difesa garantiti dalla propria Costituzione, in quanto ciò comporterebbe una violazione dei principi di fiducia e riconoscimento reciproci che la decisione quadro intende rafforzare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 417/2011 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 09/10/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

lette le conclusioni del PG Dott. STABILE Carmine che ha domandato il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 9.10.2012 la Corte di appello di Reggio Calabria, quale giudice dell'esecuzione, respingeva le richieste di revoca degli ordini di esecuzione em…

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