Il Decreto Legislativo n. 274 del 2000, articolo 35, consente al giudice di pace di dichiarare l'estinzione del reato quando l'imputato abbia posto in essere, prima dell'udienza di comparizione, un'attività risarcitoria o riparatoria ritenuta idonea a soddisfare le esigenze di riprovazione del reato e di prevenzione. Tale pronuncia, pur essendo meramente processuale, coinvolge necessariamente gli effetti civili e penali, in quanto il legislatore non consente al giudice di pace di scindere tali effetti. Pertanto, la parte civile costituita nel procedimento penale davanti al giudice di pace, anche se non ricorrente immediata ai sensi dell'articolo 38 del citato decreto, ha interesse ad impugnare la sentenza che dichiara l'estinzione del reato ai sensi dell'articolo 35, in quanto tale decisione incide sugli effetti civili oltre che su quelli penali. La sussistenza di tale interesse discende dalla considerazione che la legge non consente al giudice di pace di separare gli effetti civili da quelli penali nella pronuncia di estinzione del reato per intervenuta attività riparatoria o risarcitoria dell'imputato.