Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le sentenze emesse in sede di opposizione ad ordinanza-ingiunzione, in materia di sanzioni amministrative, non sono più soggette al regime speciale di impugnabilità previsto dalla previgente disciplina della Legge n. 689 del 1981, articolo 23, ultimo comma, che le dichiarava inappellabili e ricorribili direttamente in Cassazione. A seguito dell'abrogazione di tale disposizione, tali sentenze sono ora assoggettate al regime impugnatorio ordinario previsto dal codice di procedura civile, con la conseguenza che esse sono appellabili, sia se emesse dal giudice di pace che dal tribunale in composizione monocratica, con il successivo ricorso per cassazione avverso la sentenza d'appello. Il legislatore, dunque, ha inteso estendere alle sentenze in materia di sanzioni amministrative il regime impugnatorio ordinariamente applicabile alle sentenze di primo grado ai sensi dell'articolo 339 c.p.c., comma 1, sottraendole al pregresso regime speciale e riconducendole nell'alveo della disciplina impugnatoria comune, con la conseguente possibilità di sottoporre tali sentenze ad un doppio grado di controllo, il primo di merito (con l'appello) e il secondo di legittimità (mediante il ricorso per cassazione).