Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20384 del 12 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20384PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando la condotta dell'agente, caratterizzata da una pluralità di azioni reiterate nel tempo, crea nella vittima uno stato di ansia e di fondato timore per la propria incolumità, costringendola a modificare le proprie abitudini di vita. Il giudizio di attendibilità della persona offesa, valutato in modo complessivo e tenendo conto di eventuali elementi di riscontro esterni, costituisce il presupposto essenziale per l'accertamento della responsabilità dell'imputato. La concessione della sospensione condizionale della pena è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice, il quale deve formulare un giudizio prognostico sulla possibilità di recidiva, considerando la gravità del fatto e la reiterazione della condotta, senza essere vincolato alla mera assenza di precedenti penali. Inoltre, il mancato riconoscimento del beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale può ritenersi implicitamente motivato dalla stessa valutazione negativa espressa in ordine alla sospensione condizionale della pena. Infine, la qualifica di "testimone assistito" della persona offesa, indagata in un procedimento connesso, non comporta l'inutilizzabilità delle sue dichiarazioni, salvo che non emerga un concreto e diretto rapporto di connessione probatoria tra i due procedimenti, tale da rendere le sue deposizioni influenzate dalla propria posizione di indagata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza dei 14/04/2022 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, ii provvedimento impugnato e ii ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RENATA SESSA;
udito i Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LETTIERI NICOLA, che ha concluso chiedendo
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza del 14 aprile 2022, la Corte di appello cli Napoli ha confermato la sentenza emessa dal Tribu…

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