La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: Il provvedimento di revoca o annullamento di una procedura di gara per la realizzazione di un'opera pubblica mediante project financing è legittimo qualora l'amministrazione accerti il venir meno dei presupposti di fatto e di diritto originariamente sussistenti, in particolare: il mutamento della situazione soggettiva del promotore a seguito di operazioni societarie (fusioni, scissioni, cessioni di ramo d'azienda) non tempestivamente comunicate all'amministrazione, con conseguente perdita dei requisiti di partecipazione; il decorso del tempo che ha fatto venire meno l'equilibrio economico-finanziario della proposta originaria; il mutamento del contesto urbanistico e infrastrutturale di riferimento; la sopravvenienza di nuovi e diversi interessi pubblici da soddisfare. In tali ipotesi, l'amministrazione può legittimamente revocare o annullare gli atti della pregressa procedura, senza essere tenuta a corrispondere un indennizzo al promotore, qualora il mutamento della situazione soggettiva sia imputabile alla sua stessa condotta negligente nel non comunicare tempestivamente le modifiche intervenute.