Il termine per la presentazione del ricorso per cassazione avverso una sentenza penale decorre dal momento della notifica dell'avviso di deposito della motivazione all'imputato contumace, computando il periodo di sospensione feriale a partire dal 15 settembre; il ricorso presentato oltre tale termine è pertanto inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende. Il rispetto dei termini processuali costituisce un principio fondamentale del giusto processo, a garanzia del diritto di difesa e della ragionevole durata del procedimento. L'inosservanza di tali termini, debitamente notificati all'imputato, determina l'inammissibilità del ricorso, senza possibilità di rimessione in termini, in applicazione di un rigoroso formalismo che tutela l'esigenza di certezza e celerità della decisione giudiziaria. La massima valorizza il principio di tassatività e perentorietà dei termini processuali, quale corollario del principio di legalità e del diritto di difesa, sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Essa sottolinea altresì l'importanza del rispetto delle forme e delle modalità di notificazione degli atti, quali garanzie del contraddittorio e del diritto di impugnazione, a tutela del giusto processo e della parità delle parti.