Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 12308 del 2010

ECLI:IT:TARSA:2010:12308SENT

Massima

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L'amministrazione pubblica è tenuta a fornire un riscontro esplicito e motivato in ordine alle istanze proposte dai cittadini, in ossequio ai principi di buon andamento e imparzialità sanciti dall'art. 97 della Costituzione. Il silenzio serbato dall'amministrazione in violazione di tale obbligo è da qualificarsi come illegittimo, configurando un'ipotesi di silenzio-inadempimento. Ai fini dell'azionabilità del rimedio giurisdizionale, è sufficiente che il cittadino abbia presentato una formale istanza, senza che sia necessaria una preventiva diffida ad adempiere, essendo onere dell'amministrazione provvedere entro il termine di conclusione del procedimento. Ove l'amministrazione rimanga inerte, il giudice può ordinare alla stessa di provvedere, assegnando un termine perentorio, e, in caso di ulteriore inadempimento, nominare un commissario ad acta. Tuttavia, il giudice non può pronunciarsi sulla fondatezza della pretesa dedotta in giudizio, qualora non risultino integrati i presupposti di cui all'art. 31, comma 3, del Codice del processo amministrativo, vale a dire l'attività vincolata o l'assenza di ulteriori margini di discrezionalità e di necessità di adempimenti istruttori. In tali ipotesi, il giudice si limita ad accertare l'illegittimità del silenzio e ad ordinare all'amministrazione di provvedere, senza poter entrare nel merito della questione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA
SEZIONE STACCATA DI SALERNO
SEZIONE SECONDA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1236 del 2010, proposto da:
Gr.Se., rappresentato e difeso dall’Avv. Ri.Ma., con domicilio eletto, in Salerno, presso la Segreteria del T. A. R.;
contro
Comune di Santomenna, in persona del legale rappresentante p. t., non costituito;
per l’annullamento
del silenzio – rifiuto opposto dal Comune di Santomenna, giusta istanza a provvedere inoltrata in data 8 luglio 2009, seguita da diffida inoltrata in data 22 – 24 settembre 2009;
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore, nella camera di consiglio del giorno 14 ottobre 2010, il dott. ((omissis));
Uditi per le parti i difensori, come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato, in fatto e in diritto, quanto segue.
FATTO…

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