Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1867 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:1867SENT

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione amministrativa per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande deve avvenire nel rispetto dei principi di libertà di concorrenza e di tutela del giusto procedimento amministrativo. L'amministrazione comunale non può negare arbitrariamente il rilascio di tale autorizzazione, ma deve motivare adeguatamente il provvedimento di diniego, tenendo conto della normativa nazionale e regionale che regola lo svolgimento delle attività commerciali e delle esigenze di tutela degli aspetti storico-artistici e architettonici del territorio. Qualora l'amministrazione abbia già pubblicato un avviso pubblico per l'assegnazione di tali autorizzazioni, essa è tenuta a seguire la relativa graduatoria, salvo sopravvenute e motivate esigenze di contingentamento dell'offerta. Il mancato rispetto di tali principi e garanzie procedimentali determina l'illegittimità del provvedimento di diniego, con conseguente obbligo per l'amministrazione di riesaminare l'istanza e di rilasciare l'autorizzazione, ove ne sussistano i presupposti. Il rilascio successivo dell'autorizzazione richiesta, a seguito di un riesame dell'istanza, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese processuali.

Sentenza completa

N. 06371/2009
REG.RIC.

N. 01867/2013 REG.PROV.COLL.

N. 06371/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6371 del 2009, proposto dalla
Soc. Allo Specchio Srl, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avv. Francesca Nappi, con domicilio eletto presso Francesca Nappi in Roma, Via Taro, 25;

contro

Comune di Roma, ora Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. Rosalda Rocchi, domiciliato in Roma, presso gli uffici della Avvocatura comunale, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

- in ricorso principale, del provvedimento del Municipio II di Roma Capitale comunicato con lettera del 27.04.2009, …

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