Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44576 del 2 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:44576PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione non può riesaminare una questione già decisa con precedente ordinanza, in quanto opera il principio della preclusione processuale derivante dal divieto del bis in idem, che impedisce contrastanti decisioni sul medesimo punto in presenza di una immutata situazione di fatto. Pertanto, la nuova istanza del condannato, volta a ottenere una nuova rideterminazione della pena in continuazione già oggetto di precedente valutazione, deve essere dichiarata inammissibile ai sensi dell'art. 666, comma 2, c.p.p., essendo preclusa la possibilità di una nuova decisione sulla medesima questione. Il giudice dell'esecuzione è vincolato al giudicato formatosi sulla determinazione della pena in continuazione, non potendo riesaminare una questione già decisa con precedente ordinanza, in applicazione del principio del divieto di bis in idem, che opera anche in sede esecutiva, impedendo contrastanti decisioni sul medesimo punto in presenza di una situazione di fatto immutata. La preclusione processuale derivante dal divieto di bis in idem iscrive nel processo esecutivo la regola che impone al giudice di dichiarare inammissibile la richiesta che costituisca mera riproposizione di altra già rigettata, basata sui medesimi elementi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BRESCIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/06/2020 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PALMA TALERICO;
lette le conclusioni del PG. Dott.ssa ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 4 giugno 2020, la Corte di appello di Brescia, in funzione di giudice del…

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