Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16436 del 29 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:16436PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. richiede la prova di una struttura organizzativa stabile e duratura nel tempo, dotata di una forza di intimidazione tale da determinare una condizione di assoggettamento e di omertà, che si esprima in un programma criminoso volto alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, tra cui il controllo di attività economiche, la gestione del traffico di stupefacenti, le estorsioni e il riciclaggio. Tali elementi devono emergere con chiarezza e coerenza dagli elementi di prova raccolti, senza lacune o contraddizioni, in modo da delineare un quadro probatorio solido e convincente circa l'effettiva operatività dell'associazione mafiosa nel periodo contestato. La mera programmazione o il tentativo di realizzare alcuni reati fine, senza che sia dimostrata la loro effettiva commissione nell'ambito di un contesto associativo mafioso strutturato e duraturo, non è sufficiente a integrare il delitto di cui all'art. 416-bis c.p. Analogamente, la prova di collegamenti con esponenti di organizzazioni criminali preesistenti, come la Sacra Corona Unita, deve essere supportata da elementi concreti che dimostrino il ruolo di rappresentanza e il rafforzamento dell'egemonia di tali organizzazioni, senza limitarsi a generiche affermazioni. Infine, la raccolta di denaro per sostenere detenuti, pur potendo costituire un indice di mafiosità, deve essere valutata nel contesto complessivo degli elementi probatori, senza contraddizioni o incongruenze che ne inficino la valenza indiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PACILLI G. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/11/2020 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MANTOVANO ALFREDO;
sentite le conclusioni del PG Dr. BALDI FULVIO, per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avvocato (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS), il quale si riporta ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 7/11/2020- dep. 22/12/2020 il TRIBUNALE di LECCE-sez. riesame confermava l'or…

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