Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9053 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:9053SENT

Massima

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Il proprietario di un bene immobile è tenuto a esercitare un dovere di diligenza e controllo affinché sul suo terreno non vengano realizzate opere edilizie in assenza dei necessari titoli abilitativi, essendo destinatario dell'ordine di ripristino dello stato dei luoghi anche in presenza di un contratto di locazione o comodato. L'amministrazione può legittimamente ingiungere la rimozione di opere realizzate senza permesso di costruire, anche se di modeste dimensioni o qualificate come precarie, qualora risultino idonee a modificare in modo significativo lo stato dei luoghi. La descrizione dettagliata delle opere abusive e la loro incompatibilità con la normativa urbanistica ed edilizia giustificano l'adozione del provvedimento ripristinatorio, a prescindere dalla specifica destinazione d'uso del fabbricato o dalla possibilità di rimozione di alcuni manufatti.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/05/2023

N. 09053/2023 REG.PROV.COLL.

N. 09514/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9514 del 2012, proposto da
Alberto Arioli e Vitaliano Sambucci, rappresentati e difesi dall'avvocato Luigi Mammola, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Paolo Balla in Roma, via Lazio, 9;

contro

Comune di Nettuno, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ingiunzione n. 31/12 del 6 luglio 2012, con la quale il Comune di Nettuno ha ingiunto la riduzione in pristino delle opere realizzata su un terreno sito in Via Torre del Monumento.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udi…

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