L'inottemperanza all'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un illecito permanente che perdura fino all'effettiva esecuzione del ripristino dello stato dei luoghi, consentendo all'autorità competente di irrogare la relativa sanzione amministrativa pecuniaria, anche in epoca successiva all'emanazione dell'ordine di demolizione, in applicazione della disciplina introdotta dall'art. 31, comma 4-bis, del d.P.R. n. 380/2001, come modificato dall'art. 17, comma 1, lett. q-bis), del d.l. n. 133/2014, convertito con modificazioni dalla l. n. 164/2014. Tale normativa, in quanto applicabile anche alla Regione Siciliana in virtù del rinvio dinamico operato dalla l.r. n. 37/1985 all'art. 7 della l. n. 47/1985, consente di sanzionare l'inottemperanza all'ordine di demolizione anche quando quest'ultimo sia stato emanato anteriormente all'entrata in vigore della predetta disciplina senza incorrere nella violazione del principio di irretroattività delle norme sanzionatorie. L'accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione, inoltre, non ha carattere provvedimentale ma di mero riscontro di un fatto, le cui conseguenze derivano direttamente dalla legge, sicché la sua impugnazione è inammissibile per difetto di interesse.