Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14494 del 24 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14494PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il ricorso per cassazione è inammissibile quando ripropone gli stessi motivi già esaminati e ritenuti infondati dal giudice del gravame, senza addurre elementi di novità. La mancanza di specificità del motivo di ricorso deve essere apprezzata non solo per la sua genericità, ma anche per la mancanza di correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'impugnazione, non potendo questa ignorare le esplicitazioni del giudice censurato senza incorrere nel vizio di aspecificità. Pertanto, il ricorso che reitera, senza ulteriori argomenti, le medesime doglianze già esaminate e ritenute infondate in precedenti provvedimenti, è dichiarato inammissibile, in quanto privo dei requisiti di specificità e correlazione richiesti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
COMUNE DI CAVA DE' TIRRENI;
avverso il decreto del 06/04/2016 della CORTE APPELLO di SALERNO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GRILLO RENATO;
lette le conclusioni del P.G.: annullamento senza rinvio e trasmissione atti al G.E..
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto emesso il 6 aprile 2016 la Corte di Appello di Salerno dichiarava l'inammissibilita' della istanza ex articolo 666 c.p.p. presentata dal Sindaco del Comune di Cava dei Tirre…

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