Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1434 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:1434SENT

Massima

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Il Piano del Parco, in quanto strumento di pianificazione e regolamentazione di un'area naturale protetta, prevale sugli ordinari strumenti urbanistici comunali e contiene una disciplina d'uso del territorio peculiare e differenziata rispetto alla normativa urbanistica generale, volta alla tutela e valorizzazione delle risorse naturali. Pertanto, l'Ente Parco è legittimato a negare l'autorizzazione per interventi edilizi che risultino incompatibili con le specifiche previsioni del Piano, anche in assenza di uno strumento urbanistico comunale vigente, in quanto le norme del Piano del Parco costituiscono la disciplina regolatrice dell'attività di modificazione del territorio all'interno dell'area protetta. Il rispetto della normativa del Piano del Parco, che sostituisce ad ogni livello i piani paesistici, territoriali e urbanistici, rappresenta un vincolo inderogabile per l'attività edilizia, non potendo l'Ente Parco autorizzare interventi in contrasto con le proprie previsioni, in quanto ciò comporterebbe un'illegittima deroga alla disciplina di tutela dell'area protetta. Pertanto, il diniego dell'Ente Parco all'intervento edilizio proposto, in quanto in contrasto con le norme del Piano che consentono solo interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente e nuove costruzioni a fini agricoli, agrituristici e residenziali dell'imprenditore agricolo, risulta pienamente legittimo e conforme al principio del tempus regit actum, non potendo l'Amministrazione adottare un provvedimento in violazione della normativa vigente al momento della sua emanazione. Inoltre, l'obbligo motivazionale dell'atto di diniego è rispettato con il semplice riferimento alla zona di insistenza dell'intervento e alla normativa di Piano con cui esso risulta incompatibile, trattandosi di attività amministrativa vincolata. Infine, la mancata comunicazione del preavviso di rigetto ai sensi dell'art. 10-bis della l. 241/1990, ove anche sussistente, non determina l'annullamento dell'atto impugnato, in quanto non avrebbe potuto comunque condurre ad un esito diverso del procedimento, in applicazione del principio di cui all'art. 21-octies della medesima legge.

Sentenza completa

N. 00173/2011
REG.RIC.

N. 01434/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00173/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 173 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Salerno, via M.Gaudiosi,6 c/o avv. ((omissis));

contro

Ente Parco Nazionale del Cilento e ((omissis)), rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Salerno, domiciliato in Salerno, corso ((omissis)) N.58;

nei confronti di

Comune di Perdifumo, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

1) del provvedimento prot. n. 8506/2010 del 21-6-2010, di diniego autorizzazione all'…

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