Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22986 del 28 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:22986PEN

Massima

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Il giudice di pace, nell'esercizio della propria competenza, non può disporre la trasmissione degli atti al pubblico ministero per l'integrazione e/o lo stralcio dei capi di imputazione e per le ulteriori determinazioni di competenza, qualora sia prospettata la diversa qualificazione di alcuni fatti o la separazione della posizione di uno degli imputati. In tali ipotesi, il giudice di pace è tenuto a pronunciare una sentenza di incompetenza, ai sensi dell'art. 521 c.p.p., ovvero a disporre la separazione della posizione dell'imputato, ai sensi degli artt. 17 e 18 c.p.p., senza poter far regredire il procedimento alla fase delle indagini preliminari. Il giudice di pace, inoltre, non può spogliarsi della cognizione di un capo di imputazione senza alcuna ragione. L'ordinanza che dispone la trasmissione degli atti al pubblico ministero per ulteriori determinazioni è, pertanto, abnorme e deve essere annullata senza rinvio, con restituzione degli atti al giudice di pace per il prosieguo del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI COSENZA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 215/2012 GIUDICE DI PACE di COSENZA, del 14/05/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

lette le conclusioni del P.G. BALDI Fulvio che ha chiesto annull…

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