Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 129 del 2016

ECLI:IT:TARSA:2016:129SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso per l'esecuzione del giudicato formatosi su un decreto decisorio di condanna al pagamento di un indennizzo ex legge n. 89/2001, ha ritenuto che, pur non essendo ancora avvenuta l'effettiva soddisfazione della pretesa azionata, il ricorso debba essere dichiarato improcedibile in quanto l'Amministrazione ha posto in essere gli atti del procedimento preordinato all'attuazione della misura giurisdizionale, essendo l'arresto del relativo iter imputabile al mancato riscontro, allo stato degli atti, alla formalizzata richiesta di liberatoria. Pertanto, il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il ricorso per ottemperanza deve essere dichiarato improcedibile quando l'Amministrazione abbia già posto in essere gli atti del procedimento preordinato all'attuazione della misura giurisdizionale, anche se l'effettiva soddisfazione della pretesa non si sia ancora realizzata, qualora l'arresto del relativo iter sia imputabile al mancato riscontro, allo stato degli atti, alla formalizzata richiesta di liberatoria. Tale principio si fonda sulla considerazione che, in tali casi, non sussiste più un interesse attuale e concreto alla decisione del ricorso, essendo l'Amministrazione già attivata per dare esecuzione al giudicato. Ciò in quanto il rito dell'ottemperanza non può essere assimilato alla procedura esecutiva civile, ma è finalizzato a sollecitare l'Amministrazione all'adempimento del giudicato, il che si realizza anche attraverso gli atti preparatori all'esecuzione, pur in assenza dell'effettiva soddisfazione della pretesa. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è pertanto la seguente: "Il ricorso per ottemperanza deve essere dichiarato improcedibile quando l'Amministrazione abbia già posto in essere gli atti del procedimento preordinato all'attuazione della misura giurisdizionale, anche in assenza dell'effettiva soddisfazione della pretesa, qualora l'arresto del relativo iter sia imputabile al mancato riscontro, allo stato degli atti, alla formalizzata richiesta di liberatoria, in quanto in tali casi non sussiste più un interesse attuale e concreto alla decisione del ricorso, essendo l'Amministrazione già attivata per dare esecuzione al giudicato. Il rito dell'ottemperanza, infatti, non può essere assimilato alla procedura esecutiva civile, ma è finalizzato a sollecitare l'Amministrazione all'adempimento del giudicato, il che si realizza anche attraverso gli atti preparatori all'esecuzione, pur in assenza dell'effettiva soddisfazione della pretesa."

Sentenza completa

N. 00732/2015
REG.RIC.

N. 00129/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00732/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 732 del 2015, proposto da:
Maria Teresa Romano, rappresentato e difeso dall'avv. Davide Tarsitano, con domicilio eletto presso Davide Tarsitano in Salerno, c/o Segreteria Tar;

contro

Ministero della Giustizia, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distr. Salerno, domiciliata in Salerno, corso Vittorio Emanuele N.58;

per l'esecuzione del giudicato formatosi sul decreto decisorio cron.2280/12 rep.145/12 emesso dalla Corte di appello di Salerno

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di …

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