Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9723 del 5 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9723PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa non può essere invocata da chi, con il proprio comportamento illecito, abbia determinato la situazione di pericolo che ha indotto altri a intervenire in sua difesa. Infatti, secondo il consolidato orientamento giurisprudenziale, il requisito della "necessità" della difesa, previsto dall'art. 52 c.p. per la configurazione della scriminante, ha carattere perentorio ed esclude qualsiasi ipotesi in cui l'agente abbia volontariamente cagionato la situazione di pericolo che ha poi preteso di respingere con l'uso della forza. Pertanto, il diniego della legittima difesa è pienamente giustificato quando l'imputato, con il proprio comportamento illecito, abbia determinato l'intervento di terzi in difesa di una vittima da lui aggredita. Inoltre, il mancato riconoscimento di attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena può essere adeguatamente motivato sulla base di elementi oggettivi, quali la gravità e la violenza dei fatti, nonché i precedenti penali dell'imputato, senza che ciò integri un vizio di motivazione. Infine, la determinazione della pena, se congrua rispetto alla fattispecie concreta, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o abnorme.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1177/2012 CORTE APPELLO di CATANIA, del 27/02/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Mazzotta Gabriele, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), sost. dell'avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATT…

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