Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 33945 del 2 agosto 2023

ECLI:IT:CASS:2023:33945PEN

Massima

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La presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i delitti di cui all'art. 51, commi 3-bis e 3-quater, c.p.p. può essere vinta solo quando il tempo trascorso dai fatti sia rilevante nella sua estensione e si tratti di un "tempo silente" durante il quale non siano state registrate condotte sintomatiche di perdurante pericolosità sociale dell'indagato. Tuttavia, tale valutazione non può essere disgiunta da quella relativa alla gravità delle condotte e alle modalità di commissione del reato, in quanto la sola concessione di misure alternative durante l'esecuzione di una precedente pena detentiva non è di per sé sufficiente a far venir meno la presunzione di esclusiva adeguatezza della custodia cautelare in carcere, specie quando i nuovi fatti contestati siano espressione di un diverso e più grave profilo criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DOVERE Salvatore - Presidente

Dott. VIGNALE Lucia - rel. Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. RICCI ((omissis)) A. - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/04/2023 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa VIGNALE LUCIA;
lette le conclusioni del PG, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa MASTROBERARDINO PAOLA, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 5 aprile 2023, il Tribunale di Caltanissetta, ha confermato l'ordinanza in data 11 marzo 2023 con la quale il G.i.p. del medesimo T…

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