Il reato di truffa militare pluriaggravata continuata è integrato quando il militare, con artifizi e raggiri consistiti nel rappresentare falsamente agli organi amministrativi di aver svolto servizi esterni automontati in realtà mai effettuati o svolti secondo modalità e tempi diversi, induce in errore l'Amministrazione Militare che gli liquida le relative indennità. Tale condotta, reiterata in più episodi, è penalmente rilevante e non può essere esclusa dalla punibilità per particolare tenuità del fatto, in quanto il comportamento abituale dell'autore, che ha commesso almeno due illeciti oltre quello in esame, costituisce presupposto ostativo all'applicazione di tale causa di non punibilità. Inoltre, la condotta del militare, che mette a repentaglio la propria dignità, il posto di lavoro e la carriera per conseguire un indebito profitto, è connotata da concreta offensività, non integrando un'ipotesi di reato impossibile o di danno talmente minimo da risultare irrilevante. Il dolo del reato è integrato dalla piena consapevolezza e volontà dell'imputato di trarre in inganno gli uffici amministrativi e garantirsi un indebito vantaggio patrimoniale, come desumibile dal suo comportamento complessivo.