Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4056 del 28 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:4056PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche attraverso l'ausilio alla navigazione di imbarcazioni sovraffollate e in cattive condizioni, integra il reato previsto dal D.Lgs. n. 286/1998, art. 12, comma 3, lett. a), b) e c), nonché dai commi 3-bis e 3-ter, a prescindere dal fatto che l'agente abbia inteso favorire anche il proprio ingresso irregolare nel territorio dello Stato. La circostanza aggravante del profitto, anche indiretto, sussiste qualora l'agente abbia pagato agli organizzatori del viaggio illegale una somma inferiore a quella corrisposta dagli altri migranti trasportati, in quanto tale differenza costituisce un vantaggio economico conseguito in ragione dell'attività di favoreggiamento. Ai fini dell'esclusione della circostanza attenuante del contributo di minima importanza ex art. 114 c.p., è sufficiente che l'apporto causale del concorrente, come l'utilizzo di bussola e telefono satellitare per orientare la rotta dell'imbarcazione, sia stato determinante per garantire l'esito positivo dell'attraversamento del Mediterraneo e l'approdo sulle coste italiane, essendo irrilevante che egli non abbia partecipato alle fasi organizzative del viaggio. La valutazione di circostanze attenuanti diverse, come la giovane età, le condizioni personali e l'assenza di precedenti, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e non può essere sindacata in sede di legittimità, se non per vizi logici o giuridici della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/06/2016 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MARCO VANNUCCI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. GALLI MASSIMO, che ha concluso chiedendo declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
Udito l'avvocato (OMISSIS), del foro di ROMA, in difesa di (OMISSIS), che insiste nell'accoglimento del ricor…

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