Il rilascio del certificato di agibilità da parte del Comune, ai sensi degli artt. 24 e 25 del D.P.R. n. 380/2001, è legittimo qualora il soggetto richiedente abbia prodotto tutti i documenti necessari previsti dalla normativa, anche in presenza di precedenti provvedimenti comunali di diffida o di trasmissione di atti alla Procura, purché questi siano riferiti a situazioni fattuali successivamente chiarite e superate. L'interesse al ricorso avverso il certificato di agibilità sussiste in capo al confinante che possa essere eventualmente danneggiato dal mutamento di destinazione d'uso del locale, autorizzato dal Comune con un precedente permesso di costruire in sanatoria non impugnato. Tuttavia, il giudice amministrativo non può valutare questioni attinenti ai rapporti di vicinato e ai rumori provenienti dal locale, che esulano dalla sua giurisdizione.