Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1900 del 2019

ECLI:IT:TARSA:2019:1900SENT

Massima

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La pubblica amministrazione ha il dovere di reprimere gli abusi edilizi mediante l'adozione di provvedimenti di demolizione, i quali costituiscono atti vincolati e non richiedono una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse sottese, essendo sufficiente la mera rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata. Tale potere di repressione degli abusi edilizi, che trova applicazione anche in caso di interventi realizzati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico-ambientale senza la prescritta autorizzazione, non ammette deroghe neppure quando l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. Tuttavia, la sanzione demolitoria risulta sproporzionata e non congrua rispetto ad abusi edilizi di modesta entità, come la mancata realizzazione di una scala esterna o la diversa distribuzione degli spazi interni mediante eliminazione e spostamenti di tramezzature, che non incidono sulla struttura dell'edificio e non comportano trasformazioni del suolo, essendo tali interventi soggetti al semplice regime della comunicazione di inizio lavori. In tali ipotesi, la pubblica amministrazione è tenuta ad applicare la sanzione pecuniaria prevista dall'art. 37 del Testo Unico dell'Edilizia, anziché la misura demolitoria. Inoltre, l'amministrazione non è obbligata ad avvertire il destinatario del provvedimento della possibilità di presentare istanza di accertamento di conformità, né a comunicare l'avvio del procedimento, trattandosi di atti vincolati per i quali non sono richieste particolari formalità procedimentali.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/11/2019

N. 01900/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01824/2008 REG.RIC.

N. 00296/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1824 del 2008, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. ((omissis)) in Salerno, via Piave, n. 1;

contro

Comune di Pontecagnano Faiano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio legale de Falco, in Salerno, Via Diaz, Trv. Guglielmi, n. 6;

sul ricorso numero di registro generale 296 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato …

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