Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 172 del 2014

ECLI:IT:TARLT:2014:172SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione competente sull'istanza di emersione da lavoro irregolare presentata dal cittadino straniero, ove successivamente seguita da un provvedimento di rinnovo del permesso di soggiorno, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente. Tale principio trova applicazione ogniqualvolta l'amministrazione, pur in ritardo, dia comunque riscontro all'istanza del cittadino straniero, ponendo fine alla controversia insorta per il silenzio serbato in un primo momento. L'obbligo di provvedere tempestivamente sulle istanze presentate dai cittadini stranieri, al fine di garantire l'effettività della tutela dei loro diritti, costituisce un principio generale dell'ordinamento, la cui violazione determina la responsabilità dell'amministrazione per il danno patrimoniale subito dal ricorrente a causa del ritardo nell'adozione del provvedimento. Il ristoro delle spese di giudizio rappresenta una conseguenza necessaria della cessazione della materia del contendere, in quanto finalizzato a compensare il cittadino straniero per l'attività processuale svolta al fine di ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno, attività che si è rivelata superflua a seguito dell'intervento tardivo, ma comunque tempestivo, dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 00599/2013
REG.RIC.

N. 00172/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00599/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 599 del 2013, proposto da: Sahin Dhali, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con la quale domicilia, ex lege, presso la Segreteria di questa Sezione in Latina, via A. Doria, 4;

contro

U.T.G. - Prefettura di Roma, in persona del Prefetto p.t.,
Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t.,
rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la declaratoria

di illegittimità del silenzio formatosi sull'istanza di emersione da lavoro irregolare presentata dal signor ((omissis…

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