Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17705 del 19 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:17705PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la condotta minacciosa va oltre il mero esercizio arbitrario delle proprie ragioni, coartando la volontà della persona offesa con modalità tali da assumere i caratteri dell'ingiustizia, a prescindere dalla legittimità della pretesa vantata. Pertanto, ai fini della qualificazione giuridica del fatto, rileva non tanto la legittimità della pretesa, quanto le modalità della condotta posta in essere, in particolare l'impiego di forme di intervento di terze persone con finalità coercitiva nei confronti della vittima. Inoltre, il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, sia con violenza sulle cose che sulle persone, è un reato proprio esclusivo o di mano propria, configurabile solo se la condotta tipica è posta in essere dal titolare del preteso diritto; pertanto, in caso di concorso di persone, solo ove la condotta di violenza o minaccia sia realizzata dal creditore è configurabile il concorso di un terzo estraneo nell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, mentre, qualora la condotta sia posta in essere da un terzo su mandato del creditore, essa può assumere rilievo soltanto ai sensi dell'art. 629 c.p. (estorsione). Infine, in sede di riesame di misure cautelari, il sindacato del giudice di legittimità sulla motivazione del provvedimento impugnato è volto a verificare che essa sia effettiva, non manifestamente illogica, non internamente contraddittoria e non logicamente incompatibile con altri atti del processo, senza poter procedere a una diversa valutazione degli elementi di fatto e di diritto già esaminati dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO P. - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO U - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adrian - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Pietro - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), NATO IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1363/2017 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
del 10/08/2017;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE CRESCIENZO UGO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. PICARDI Antonietta, che chiede il rigetto del ricorso.
uditi i difensor avv. (OMISSIS), del foro di Catania il quale chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS), sottoposto agli arresti domiciliari per la violazione degli articoli 11…

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