Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43651 del 25 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43651PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: La valutazione dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale deve essere effettuata dal giudice in modo logico e congruo, senza limitarsi ad un mero rinvio acritico alle argomentazioni contenute nel provvedimento genetico della misura, ma esponendo in maniera completa le ragioni per le quali ritiene prive di pregio le censure difensive. Il giudice di merito ha il compito di dare puntuale e logica contezza degli elementi indiziari sui quali si fonda il provvedimento cautelare, valorizzando il tenore delle risultanze probatorie, senza che la Corte di Cassazione possa riesaminare la ricostruzione dei fatti e gli apprezzamenti del giudice di merito in ordine all'attendibilità delle fonti e alla rilevanza delle risultanze probatorie, quando la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Inoltre, il giudice di merito deve dare conto in modo esauriente e logicamente ineccepibile della sussistenza delle esigenze cautelari, anche in relazione all'eventuale applicabilità di misure meno afflittive della custodia in carcere, tenendo conto delle specifiche modalità della condotta tenuta dall'indagato e della sua personalità, sintomatiche di una propensione al crimine e di un elevato grado di inaffidabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPOZZI Angelo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/03/2019 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Ercole Aprile;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PICARDI Antonietta, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l'ordinanza sopra indicata il Tribunale di Palermo, adito ai sensi dell&#…

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