Consiglio di Stato sentenza n. 6533 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:6533SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione edilizia in variante da parte di un Comune è legittimo se la stessa risulta conforme agli strumenti urbanistici vigenti al momento della sua emanazione, anche qualora successivamente sia intervenuta l'approvazione di un piano particolareggiato che disciplini diversamente l'area oggetto dell'intervento edilizio. Pertanto, l'impugnazione di tale concessione edilizia da parte di un terzo è inammissibile qualora il ricorso sia proposto oltre il termine decadenziale di sessanta giorni dalla conoscenza dell'intervento, salvo che il ricorrente deduca l'assoluta inedificabilità dell'area o censure rilevabili sin dalla fase iniziale dei lavori, come il mancato rispetto delle distanze tra fabbricati. Inoltre, la genericità della motivazione della sentenza di annullamento della concessione edilizia, senza una chiara ricostruzione degli strumenti urbanistici applicabili e senza disporre una consulenza tecnica per verificare la concreta violazione dei parametri edilizi, determina l'illegittimità della pronuncia. In tali casi, il principio di economia processuale può giustificare l'immediata decisione dell'appello nel merito, anziché la rimessione al primo giudice.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/09/2019

N. 06533/2019REG.PROV.COLL.

N. 09555/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9555 del 2009, proposto dalla Imco 2000 s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via ((omissis))é, n. 13;

contro

la signora ((omissis)), non costituita in giudizio;

nei confronti

del Comune di Altamura, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per la riforma della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Puglia, sede di Bari, sezione seconda, n. 1617/2009, resa tra le parti.

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