Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26598 del 7 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26598PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione è inammissibile quando le ragioni a sostegno delle richieste non sono esplicitate, in quanto l'articolo 581 c.p.p. richiede, a pena di inammissibilità, non solo l'indicazione delle richieste, ma anche l'esplicitazione delle relative motivazioni. In tal caso, il provvedimento che dichiara l'inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente fissata a favore della cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti, ai sensi dell'articolo 616 c.p.p. e della giurisprudenza costituzionale e di legittimità che ha riconosciuto la possibilità di ravvisare profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RU. AU. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1201/2006 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 10/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la ordinanza di inammissibilita' impugnata ed il ricorso;

Lette le conclusioni del S. Procuratore Generale per l'inammissibilita' del ricorso;

Udita la relazione del cons. dott. ((omiss…

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