Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28534 del 14 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28534PEN

Massima

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Il decorso del termine di prescrizione del reato di diffamazione può essere sospeso ai sensi dell'art. 159 c.p., comma 1, n. 3, quando il rinvio del dibattimento sia disposto su richiesta dell'imputato o del suo difensore per consentire all'imputato di rendere dichiarazioni spontanee, in quanto tali dichiarazioni costituiscono uno strumento di autodifesa e non un mezzo di prova in senso tecnico. In tali casi, il mancato rilievo della prescrizione da parte del giudice di legittimità non configura un errore di fatto denunciabile con il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p., trattandosi piuttosto di un errore valutativo di diritto non censurabile con tale mezzo di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. CENTOFANTI F. - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/06/2019 della Corte di cassazione;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza 6 giugno 2019 la Corte di Cassazione, Quinta sezione penale, respingeva il ricorso proposto da (OMISSIS) avverso la sentenza…

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